Come sulla cima dell'Everest





Ti sei messo su un piedistallo
a giudicare tutto e tutti.
Ti sei elevato a peggiore Dio,
arrogante presuntuoso come un pezzente arricchito.
La verità in tasca e la falsità nel cuore
mi hai ferito e profondamente deluso.
Ho sbagliato ancora a fidarmi
delle false apparenze.
Ho sbagliato ancora ad aprire
Il mio cuore a chi non meritava.
Ho sbagliato ancora a non capire
l’evidenza sotto il mio naso.
Tu sei uguale a chi si diverte
Irriverente beffa il mio aspetto buffo.
E non vede oltre la siepe
ove regna l’infinito di Leopardi memoria
Aspetto la tua redenzione
e alla finestra osservo.
Solo il tempo e solo lui
scriverà il resto della storia.